Volkswagen T1: l’evoluzione di un mito
6 Luglio 2018Il Volkswagen T1 ha rappresentato il sogno più o meno di tutte le generazioni successive agli anni 60: entrato nell’immaginario collettivo come furgoncino per antonomasia, la sua forma ed i suoi colori anticonvenzionali richiamano subito alla mente concerti, libertà, viaggi e vacanze.
Vediamo come è stato pensato e come si è evoluto nel tempo questo furgoncino dalle mille possibilità di utilizzo.
Dal T1 SPLIT al T2 BAY
L’inizio della produzione è leggenda: nel 1947 l’importatore olandese Ben Pon vede un carrello allestito sulla base dell’iconico Maggiolino per trasportare dei materiali da un punto all’altro della fabbrica di Wolfsburg.
Questa immagine gli fa immediatamente pensare di produrre un veicolo commerciale che potesse avere un’ampia capacità contenitiva. Il successo fu enorme: fino al 1967, furono prodotti 1 800 000 esemplari, che entrarono subito nel cuore di tutti grazie alla loro robustezza e versatilità.
Il T2 BAY iniziò ad essere prodotto dal 1967: la carrozzeria fu ridisegnata quasi completamente, la visibilità fu aumentata grazie ad un parabrezza unico, così come la capienza interna. Oltre alle classiche versioni furgone, autocarro cassonato e pulmino erano disponibili le varianti autocarro cassonato doppia cabina e giardinetta promiscua con sedili asportabili.
T25, T4 , T5 e T6
Nel corso del tempo, l’originaria – e originale – forma stondata lascia spazio ad una carrozzeria più squadrata e ad una serie di restyling che cambiano radicalmente la struttura d’insieme di questo veicolo. Nel corso degli anni, il modello si avvicina sempre più ai minivan del nostro tempo.
Minivan
I nuovi Transporters sono ormai dei moderni minivan, come quelli disponibili nelle aziende di noleggio minivan Brescia. Ma il mito del T2 Bay continua a vivere: sempre più appassionati decidono di acquistare i Transporter 2 BAY per restaurarli e continuare il mito di questo furgoncino che rappresenta un vero e proprio inno alla libertà e al piacere di vivere. Tornare agli anni sessanta non è mai stato così facile e così bello.